Come si chiama quella frase che ci ritroviamo a canticchiare o a pensare ogni volta che ci imbattimao nella nostra marca preferita? Payoff o tagline.
Se si guardano le pubblicità o gli slogan con occhio neanche troppo attento ci si rende conto che c’è sempre una frase ricorrente: think different per la Apple, Just do it per la Nike, ma anche il familiarissimo agli italiani dove c’è Barille c’è casa.
Queste sono le parole che ci rimangono nella testa e nel cuore, ma come si fa?
Quali caratteristiche deve aver un payoff?
Onnipresenza: lo slogan deve essere ovunque possa essere scritto, cantato o letto. In fondo, esattamente come le nostre scarpe preferite, sta bene su tutto!
Coerenza, Ambizione e Credibilità: ovviamente ci deve essere coerenza con il brand di riferimento e con i valori che appartengono all’azienda. McDonald, per esempio, non potrebbe avere un payoff diverso da I’m lovin’it: il fritto è un piacere, immediato e puro che va soddisfatto. Non fa bene, non sempre, ma è incredibilmente buono. Lo amano tutti!
Positività: pensa positivo, ricorda positivo.
Brevità e semplicità: chiunque abbia reso il marketing il proprio lavoro sa che al pubblico non piacciono le frasi lunghe e i giri di parole. Andare dritti al punto taglia la testa al toro e garantisce il successo.
User Centered: Il pubblico è sempre giudice e giuria, è per il consumatore finale che esiste la pubblicità ed è per il consumatore finale che questa deve essere creata.
Musicalità: quando passano gli slogan in radio, non cantate anche voi?
Originalità: croce e delizia di ogni imprenditore. Perché sono diverso dagli altri? Cosa mi rende speciale?
E allora, qual è il vostro payoff preferito?