Senza dubbio i social media ci hanno insegnato che la comunicazione per immagini può essere tanto efficace quanto lo è un testo scritto, se non di più.
Foto, video e grafica sono diventati un buon veicolo per quella che può essere definita comunicazione non verbale.
Ma come funziona? È sufficiente postare un immagine per far arrivare un messaggio?
Se fosse tutto così semplice non esisterebbero i professionisti del settore e, forse, saremmo ancora fermi alla vecchia carta stampata. Il contenuto delle immagini non solo deve essere efficace, ma deve anche stabilire una connessione emotiva e psicologica.
Di che genere di contenuti parliamo´?
È possibile comunicare delle informazioni pratiche: di rapida interpretazione e di facile intuizione; oppure è possibile avere un’informazione estetica: il messaggio lascia libero spazio all’interpretazione personale, il pubblico vede ciò che vuole vedere.
Certamente siamo di fronte alle due facce della stessa medaglia: nella creazione delle grafiche digitali concorrono software e programmatori che poco hanno a che fare con la soggettività e con le emozioni, ma che si basano su linguaggi oggettivi e specifici.
D’altra parte, c’è un lato dettato dallo stile e dal gusto che contraddistingue ognuno di noi.
Una volta stabilito il messaggio da lanciare, è fondamentale creare la propria Brand Identity: ciò che rimane impresso più a lungo nei pensieri del consumatore e che permette di riconoscere il prodotto o le campagne legate ad esso in ogni circostanza.
In seguito, attraverso ciò che viene definito Visual Content Marketing, è necessario creare engagement: il pubblico si deve sentire coinvolto e mai abbandonato. Per queste ragioni, dunque, nascono delle figure professionali il cui scopo è assicurarsi non solo che arrivi il messaggio corretto, ma anche che ci sia una costante interazione con il pubblico e che la strategia adottata sia efficace.
E lo storytelling?
Forse non esiste cosa più coinvolgente di una storia narrata con le immagini: sempre più di frequente le aziende si avvalgono di questo strumento per comunicare la propria missione e i propri valori, coinvolgendo emotivamente il pubblico ed utilizzando tecniche retoriche e creative che siano dense ed efficaci.
Alla fine, gran parte della comunicazione è non verbale: non possiamo non comunicare, ma possiamo sfruttare al meglio ciò che rimane tacito.