Design thinking, verso nuove prospettive

Design thinking, verso nuove prospettive

Il Design Thinking definisce un approccio che possa portare alla risoluzione pratica e creativa dei problemi.

Con questo termine, in passato, si sono intesi i processi cognitivi e pratici con cui un gruppo di designers dà vita ad un nuovo progetto o prodotto.

E ora?

Oggi con questo termine si intende una filosofia che possa favorire la nascita di nuovi processi industriali e di business passando attraverso vari ambiti

  • La progettazione e il lancio di una startup;
  • La formazione;
  • La consulenza strategica;
  • L’innovazione aziendale.

Rifacendosi alle linee guida del processo, dunque, l’organizzazione ha la possibilità di rimanere competitiva esplorando il potenziale imprenditoriale e migliorando le risorse umane assicurandosi che i talenti siano ingaggiati e responsabili.

Ma come funziona?

L’Hasso Plattner Insititute of Design at Stanford ha messo a punto una metodologia composta di cinque passaggi:

  • Empatizzare: di quali problemi soffrono i miei clienti?
  • Definire: quali dati ha portato la mia ricerca di mercato?
  • Ideare: Cosa posso fare per risolvere i problemi dei miei clienti?
  • Prototipare: Creo un prototipo del mio prodotto/servizio, funziona?
  • Testare: Posso lanciare la mia idea sul mercato?

Se questi processi non devono seguire necessariamente l’ordine con cui sono esposti, è fondamentale tenere a mente i quattro principi del design thinking:

  • The Human Rule: il punto di vita “umano” del cliente è imprescindibile
  • The Ambiguity Rule: ogni ipotesi va verificata
  • The Redesign Rule: non si devono trovare nuovi bisogni da soddisfare, ma soluzioni migliori
  • The Tangibility Rule: i prototipi sono essenziali.

Aziende come Airbnb o Uber Eats hanno applicato questo modello incrementando significativamente il fatturato. Non resta che provare!

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